Soso Maness: il figlio dei quartieri Nord
Se dovessimo ricordare solo un nome dell'anno 2020 nel rap francese, Soso Maness sarebbe ovviamente in cima alla lista. Perché ci ha messo della felicità nelle orecchie, durante il primo lockdown, con il suo tormentone "So Maness". Ma anche grazie al suo verso "Zumba cafew" nel progetto 100% marsigliese "13'Organisé". Della parlantina, molto umorismo e buonumore, e uno stile incredibile che può passare dalla semplice t-shirt nera alle camicie a fiori da mafioso: ritratto del terribile ragazzo dei Quartieri Nord.
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Soso Maness, dal campo al disco d'oro
Pochi lo sanno, ma Soso Maness è nel rap, in modo discontinuo, da quando aveva circa 10 anni (oggi ne ha 33). Già da molto giovane, il marsigliese era cullato e nutrito dal rap dei fratelli maggiori di IAM o della Fonky Family, e è riuscito ad ottenere una collaborazione con il gruppo Intouchables (membri della leggendaria Mafia K1 Fry) nel loro primo album in studio, "Les Points sur les I", uscito nel 2000. Un'attenzione precoce che avrebbe dovuto mettere Soso sulla strada del rap game, ma ecco: il giovane aveva altre voglie, altri progetti...
Oggi, il rapper è ancora molto commosso quando parla di alcuni dei suoi cari, morti per arma da fuoco o in prigione per 30 anni. Ha finito per pentirsi dopo la sua seconda pena, nel 2016/2017. Meglio ancora, ha ripreso completamente in mano la sua vita, usando il suo tempo in prigione per imparare e coltivarsi, e uscirne più forte. Da allora si è sforzato, con successo, di sfondare nel rap. Oltre a questo, è diventato un vero personaggio mediatico, affascinante, che la gente adora avere in studio: da Clique, Vice, Konbini o da vari YouTuber, il rapper fa sensazione ovunque vada. Parlare franco, senso della battuta, esperienza di vita incredibile, ma anche una grande sensibilità musicale e artistica in generale, ecco tutto ciò che fa sì che lo apprezziamo tutti. Ovviamente, ha funzionato subito con Project X Paris, un marchio che cerca soprattutto profili originali e forti personalità per presentare i suoi vestiti. Bisogna dire che in materia di stile, anche qui, Soso è tutt'altro che indietro: ricordiamo in particolare il suo outfit incredibile durante il video "On The Corner", girato nel suo quartiere, a Fond Vert.
Soso Maness ha delle idee davvero originali per tutto ciò che riguarda il visuale. Nel suo video "TP", ha realizzato un intero clip "in prima persona", come in un videogioco. La copertina del suo album "Mistral", uscito a giugno 2020, è anch'essa molto stilosa. Camicia a fiori, pantaloni bianchi impeccabili, occhiali da sole con un paio di sneaker piuttosto folli, e quella bandiera arancione che sventola sullo sfondo, tutto questo è molto ben riuscito. Per quanto riguarda la musica, la cosa più importante, ha imparato a diversificare la sua tavolozza, con un po' di canto, un po' di autotune, molto rap, e atmosfere a volte molto sorprendenti, come in "So Maness" o recentemente in "Bande Organisée", e le sue poche righe che hanno fatto esplodere Twitter.
Soso Maness X Project X Paris, più di un'evidenza
Per la sua personalità e per il suo senso dello stile, Project X Paris ha quindi scelto Soso Maness come uno dei rappresentanti della sua collezione streetwear. Una scelta che non deve nulla al caso: si inserisce nella volontà del marchio di accompagnare talenti da Parigi a Marsiglia. Tanto più che ci sono già 3 negozi streetwear a Marsiglia (centro commerciale Grand Littoral, Les Terrasses du Port e da qualche mese nella famosa Avenue Saint-Antoine), e si sente l'attrazione del popolo marsigliese per la moda e in particolare per lo streetwear. Si può quasi dire che hanno rimesso di moda le tute, ma anche i look da banditi glamour di Miami. Li si sente molto influenzati dai codici di abbigliamento dei film di gangster degli anni '80, con tutto il lato stravagante assunto che ne può derivare. Per Soso, si tratta solo di esplorare una delle sue passioni, l'abbigliamento, e siamo felici di potergli dare questa occasione. Tanto più che se ne intende un po' di tessuti, lui che ha lanciato la sua linea di merchandising nel 2020, la "Franc-Manesserie".
È quindi con buonumore che abbiamo ritrovato il marsigliese al Quartier Generale nell'XI arrondissement di Parigi, un luogo ben noto a tutti coloro che cercano di prenotare sale per un grande evento hype. Un luogo piuttosto vasto con molto spazio, ma questo spazio era interamente occupato da Soso Maness, dal suo carisma e dal suo umorismo. Affascinante, il rapper sa esserlo, soprattutto su certi set televisivi o quando si tratta di indossare una felpa con cappuccio rossa nuovissima di Project X Paris. Non ha paura di sorprendere, anche se significa tirare fuori la giacca di jeans per abbinarla a una felpa Project X. Perché bisogna saperlo, oltre al rap, Soso coltiva un amore per il rock'n'roll, ma anche per la musica francese, in particolare Renaud, grande ambasciatore della giacca di jeans in Francia.
Ma anche con i capi più audaci, come la tuta piena di loghi PXP, gli stanno bene. Bisogna dire che con il suo sorriso schietto e i suoi occhiali da sole, è difficile non essere fotogenici. La felpa tie-and-dye blu con sfumature bianche è forse quella che gli sta meglio, poiché è nei colori dell'Olympique de Marseille, ovviamente la sua squadra del cuore. Anche le giacche, che sono modelli non sempre facili da portare a seconda della corporatura, gli stanno bene. Audace, sorridente, disponibile e mai timoroso di correre rischi, si può dire che Soso Maness abbia fatto davvero onore a questa nuova collezione di Project X Paris.