« Nouvelle École » stagione 2 si conclude in bellezza!
L’ultimo episodio della stagione 2 di « Nouvelle École » è stato appena messo online questa settimana su Netflix. Conosciamo quindi il nome del vincitore, ma il programma non si limita a questo. Questo finale in bellezza è l’occasione per riflettere su questa nuova stagione dello show imprescindibile del Rap FR, cercando di fare un piccolo bilancio.
Una stagione 2 in modalità « upgrade » Il mondo del Rap francese, a volte un po’ refrattario, aveva espresso qualche timore al momento delle riprese della prima stagione di « Nouvelle École ». Timori rapidamente spazzati via dalla qualità della prima stagione del talent show, al quale si potevano comunque muovere alcune critiche. Una giuria a volte un po’ assente, ad esempio Shay e Niska, quando si trattava di andare più in profondità nelle analisi delle performance per far progredire i candidati e dare veri consigli da artisti. Ma a quanto pare, tutte queste piccole critiche sono state prese in considerazione per offrirci una stagione 2 ancora migliore. E ci sono riusciti, possiamo dirlo ora che è finita. Shay, molto più seria, e Niska, molto più applicato, hanno chiaramente rafforzato il loro gioco e il montaggio ha lasciato più momenti di deliberazione e riflessione nella giuria, affinché gli spettatori potessero comprendere meglio le scelte. Un aspetto indispensabile, soprattutto conoscendo il numero di artisti emergenti che guardano lo show per ispirarsi.
Nella stagione 2, tutto sembra essere stato più controllato, più lavorato e anche più ritmato rispetto alla stagione precedente, pur mantenendo lo stesso numero di episodi. Si sente infatti che è stata posta grande attenzione al ritmo, poiché si vede un po’ meno nel dettaglio i candidati lavorare sui loro progetti durante le prove, sequenze più presenti nella stagione 1. E bisogna dire anche che in termini di intrattenimento siamo stati più che soddisfatti, con momenti molto forti durante tutta la stagione. Durante i casting, in particolare, con una performance sul palco davanti a migliaia di persone per alcuni candidati, che se la sono cavata piuttosto bene. Durante i featuring anche, con momenti molto sorprendenti, in particolare quello di Lpee con Soso Maness per un incredibile remix del successo « Petrouchka ». Infine, questa finale pazzesca, con tre performance di altissimo livello, ciascuna in un universo molto diverso, da parte di Coelho, Yuz Boy e Dau. Belle coreografie sul palco, un vero senso dello stile e dello show, e brani di qualità, la stagione 2 si conclude in modo davvero splendido.
È anche l’occasione per parlare della qualità degli intervenuti, che è aumentata ancora rispetto alla stagione 1, con un vero valore aggiunto. Rim’K è venuto a portare la sua esperienza nella giuria all’inizio della stagione, Médine ha accompagnato i candidati durante i cypher, un esercizio molto pericoloso per questa nuova generazione che non è più abituata a questi grandi freestyle a più voci. Con benevolenza, ma anche con precisione nelle osservazioni e nei consigli. Kalash, che ha portato Shay nelle Antille, zona troppo spesso dimenticata dai grandi label quando si tratta di scovare talenti rap. O ancora Soso Maness, che è stato perfetto nel suo accompagnamento di Lpee durante la prova dei feat, e si è visto sul palco. Apprezziamo anche la presenza dei due capi degli Arsenik, venuti a consigliare la nuova generazione per la prova del battle. Insomma, ogni intervenuto è stato un vero valore aggiunto, un altro indice che questa stagione 2 è riuscita.
Nouvelle École Stagione 2I finalisti:


Un vincitore meritato, candidati valorosi Ma non si può avere una grande stagione di un concorso canoro senza un grande vincitore. Yuz Boy è questo grande vincitore. Inaspettato, forse, per chi aveva visto il suo piccolo errore sul palco con Kalash nell’episodio precedente. Ma la sua performance in finale ha convinto la nostra giuria. Bisogna dire che aveva lavorato bene: un griot per introdurre il brano (i poeti musicisti africani che trasmettono tradizioni e storie oralmente), per rendere omaggio alle sue origini maliane, poi la parte superiore dell’outfit che cade, per la grande gioia di Shay che ha faticato a riprendersi. Infine, un brano, « Yafama », che ha confermato tutto il bene che pensavamo dell’artista e ha giustificato tutte le speranze riposte in lui. Perché il giovane di Saint-Ouen ha un universo tutto suo, fatto di riferimenti non necessariamente mainstream, di flow variabili, con una facilità a variare velocità e intonazioni del suo rap, una buona dose di street e molte influenze musicali molto diverse, dal rap all’opera passando per il dancehall. Un artista a parte molto lontano dagli standard del genere.
Facendo questo, « Nouvelle École » afferma la sua volontà di mettere in risalto approcci artistici piuttosto che « macchine da streaming », la cui arte è già troppo vicina a ciò che si fa attualmente. Un ottimo punto in più per questa stagione 2, ma anche gli altri due artisti ci hanno proposto qualcosa di molto qualitativo. Coelho, con il suo singolo « AMF », in egotrip totalmente controllato per un titolo che avrebbe tutte le possibilità di avere successo. Del resto, speriamo di riascoltare un po’ questo brano in futuro, il ritornello è molto efficace. E Dau, con il suo titolo « Finale », e la sua energia incredibile che speriamo di rivedere in futuri progetti, in particolare questa vibrazione un po’ « Travis Scott » ma più street. Se alla fine è Yuz Boy a portare a casa i famosi 100K, i due finalisti avrebbero potuto vincere anche loro, è stato davvero un nulla, come testimonia l’ultima deliberazione della giuria.
Questa sarà anche l’ultima osservazione per chiudere questo bilancio della stagione 2, e riguarda il livello generale dei candidati. Un livello globalmente molto buono, soprattutto tecnicamente, ma anche a livello di personalità poiché non abbiamo avuto grandi momenti di tensione o mancanza di rispetto verso il DJ che avevamo visto nella stagione 1. La giuria ha quindi fatto un ottimo lavoro di preselezione. Il fatto di aver preso alcuni artisti con già una piccola carriera e qualche progetto uscito ha senza dubbio aiutato ad aumentare ancora un po’ il livello globale. Anche qui, ottime scelte perché che si tratti di Lpee, Coelho, Yuz Boy o SLKrack, tutti hanno preso la prova molto sul serio nonostante un percorso già iniziato qualche anno fa. Insomma, complimenti a Netflix, ai partecipanti e agli intervenuti per questa seconda stagione di « Nouvelle École » ben riuscita. Sperando che la terza sia ancora meglio!
Per saperne di più su Nouvelle École Stagione 2:

